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Categories: Antiossidanti, Succhi
Tag: energetico, formula, garcinia mangostana, mangostano, succo
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Tra le più accreditate tradizioni mediche e terapeutiche, quella orientale è certamente ai primi posti e sembra essere la più referenziata da un punto di vista scientifico, qui inteso nel suo più ampio significato empirico. L’elevato apporto fornito dagli alimenti, e dai frutti in particolare, ad approcci medici di natura olistica, quali appunto la medicina asiatica, avallano in tutto la vasta bibliografia in materia. In questo contesto è da collocarsi la Garcinia mangostana. Si tratta di un frutto esotico noto ad una vasta pratica terapeutica orientale antesignana nel campo della prevenzione; settore quest’ultimo riscoperto solo recentemente dagli “occidentali” e assai più rivalutato. La sua peculiare natura gli ha conferito elevate proprietà antiossidanti supportate dalla pratica legata alla tradizione secolare dei popoli asiatici ed oggi ripresa da studiosi statunitensi. Appare superfluo in questa sede sottolineare l’importanza che gli antiossidanti rivestono nella società attuale, particolarmente incline a dannose abitudini, come quella del fumo, e dedita ad una poco attenta alimentazione. Com’è noto infatti, gli antiossidanti sono molecole capaci di fornire un elettrone ad un radicale libero convertendolo in una molecola innocua. Essi sono in grado di isolare il radicale libero e proteggere la cellula dal danno ossidativo generalmente provocato dall’età e dalle malattie sia a livello delle membrane che dei vasi sanguigni. In questo modo si agevola il flusso di sangue dal cuore al cervello, diminuendo il rischio di patologie come ad esempio la demenza senile, malattie cardiovascolari e l’Alzheimer. E’ ormai nota la capacità dell’organismo umano di produrre antiossidanti, i cosiddetti antiossidanti endogeni, come il Coenzima Q-10 o l’acido lipoico; esso tuttavia non è in grado di produrne altri, altrettanto importanti. Gli antiossidanti esogeni come la Vitamina C ed E, estremamente necessari all’uomo, devono pertanto necessariamente essere somministrati attraverso la dieta. In questo senso, la Garcinia mangostana risponde alle esigenze fisiologiche degli individui particolarmente esposti ai già menzionati stress ossidativi che contraddistinguono la quotidianità nella società moderna.
ORIGINE E DESCRIZIONE BOTANICA:
La Garcinia mangostana, più comunemente nota con il nome di Mangosteen (in italiano Mangostano), appartiene alla Famiglia delle Guttiferae. E’ un frutto tipico di vaste aree del Sud-Est Asiatico. Paesi come Thailandia, India, Malaysia, Vietnam e Filippine, ma anche Australia e Hawaii, usufruiscono infatti dei benefici di questo frutto. L’albero di Mangostano può raggiunge un’altezza media che varia tra i 6 e i 25 m. La sua corteccia, di colore marrone scuro, contiene al suo interno un lattice gommoso dal gusto amaro. Durante il periodo della fioritura l’albero genera due tipologie di fiori dai petali molto ampi; si tratta di fiori di natura sia maschile che ermafrodita, entrambi costituiti da 4 sepali e 4 ovati sottili con all’interno piccole striature giallo rosse. Esternamente il colore è rosso e il fiore contiene numerosi stami privi di polline. Il frutto è di forma rotonda ed ha un intenso colore rosso porpora. Il suo diametro va dai 3.7 ai 7.5 cm e contiene da 4-8 segmenti di polpa bianco-giallo di consistenza succosa e fresca con tendenza acida. La polpa può racchiudere a sua volta da 1 a 5 piccoli semi di forma oblunga. La sua diffusione nelle aree tropicali rende la maturazione del Mangostano suscettibile a notevoli variazioni legate al luogo di origine. A basse latitudini, come sull’isola dello Sri Lanka, il frutto matura da maggio a luglio, mentre a latitudini superiori ciò avviene tra luglio e settembre. Nel sud dell’ India, ad esempio, esistono 2 distinte stagioni di fruttificazione: una legata alla stagione dei monsoni, che va da luglio a ottobre, e un’altra che va da aprile a giugno1. Per ragioni analoghe anche la raccolta del frutto è discontinua e varia a seconda dell’albero oltre che della stagione. La produttività della pianta è inoltre legata al suo ciclo vitale e declina col trascorrere degli anni. Resta tuttavia considerevole la portata dell’attività di fruttificazione, che può raggiungere i 100 anni. Il frutto raggiunge la sua maturazione quando il pericarpo sviluppa il suo colore rosso porpora. Per quanto riguarda la fase di raccolta del Mangostano è necessario che essa avvenga nel periodo immediatamente antecedente la fase di maturazione e in ogni caso quando il frutto sia già pienamente sviluppato. In caso contrario questo non potrebbe raggiungere la maturazione dopo il distacco dall’albero. E’ inoltre importante che la raccolta sia effettuata manualmente senza mai permettere la caduta del frutto sul terreno che provocherebbe inarrestabili processi di fermentazione danneggiandone così le caratteristiche organolettiche. La parte del Mangostano da cui si trae la droga è data dal pericarpo disseccato e dalle sue preparazioni. Dai dati di letteratura le proprietà farmacologiche sono infatti attribuite all’estratto secco ottenuto dal pericarpo standardizzato nei costituenti attivi.
GLI XANTONI E LA CHIMICA DELLA GARCINIA MANGOSTANA:
La potente attività antiossidante (oltre che antinfiammatoria) legata all’identità specifica del Mangostano è referenziata, oltre che documentata, dalla sua stessa composizione. In particolare nel pericarpo, che come già detto costituisce la principale fonte di estrazione, sono stati identificati e isolati composti unici appartenenti per la maggior parte alla famiglia degli Xantoni. Per completare il quadro di composizione delle Garcinia mangostana si riporta altresì la presenza di classi già ben consolidate nella bibliografia di settore quali le Catechine e i Polifenoli, Potassio, Calcio, Fosforo, Ferro, Vitamina B1, B2, B6, and C. Per verificare in dettaglio le proprietà del Mangostano è necessario fare, in via preliminare, una breve analisi sulla natura della classe degli Xantoni contenuti nell’ estratto.
ECHINACEA PURPUREA: Questa pianta ha una spiccata azione sull’apparato linfatico e immunitario; essa esercita sia un’azione locale che ritarda la diffusione delle infezioni attraverso i tessuti sia un’ azione in generale che concerne un aumento della resistenza dell’organismo alle infezioni.
UNCARIA TOMENTOSA: L’uncaria tomentosa è una pianta utilizzata fin dai tempi più antichi in dermatologia, per la forte azione antinfiammatoria, e soprattutto nei casi di artrite reumatoide. Inoltre questa pianta è risultata avere principi immunostimolanti, antivirali , antidolorifiche, ma anche molto importante nel trattamento delle situazioni di immunodeficienze, di eccesso di immunocomplessi in presenza di anticorpi, e in tutti i contesti nei quali è utile stimolare o modulare le difese immunitarie.
POMPELMO SEMI: L’estratto di semi di pompelmo, ha dimostrato negli ultimi anni a seguito di numerose ricerche, di avere diverse proprietà.
E’ indicato infatti nelle infezioni da batteri protozoi, virus, lieviti e funghi; è particolarmente indicato nelle malattie da raffreddamento, nei disturbi del tratto gastro-intestinale e negli squilibri cronici della flora batterica intestinale.
Le sue caratteristiche di potentissimo disinfettante naturale consentono innumerevoli applicazioni, ed oramai, è largamente diffuso come alternativa naturale agli antibiotici, come antivirale, antimicotico, ed antiparassitario.
LOPACHO: Erba amara che contiene un agente antibatterico naturale, ha un effetto curativo e purifica il sangue.
Utile per candidosi, tosse dei fumatori, tutti i tipi di infezione, diabete, ulcere, reumatismi, allergie, tumori, AIDS, leucemia, cancro e malattie del fegato, contiene un’alta percentuale di ferro facilmente assimilabile.
ANNONA MURRICATA: È un potente antivirale ed ottimo prodotto come prevenzione e sostengno nella terapia dell’influenza. La graviola si compone di elementi attivi a cui recenti ricerche hanno riconosciuto attive e potenti proprietà biologiche. Nella medicina popolare della foresta pluviale la graviola veniva e viene usata per una svariata quantità di patologie. Anche se gran parte delle ricerche sulla graviola si sono focalizzate sulle sue capacità antitumorali, la pianta è usata da secoli nella medicina popolare del Sud America per trattare un variegato numero di disturbi fra i quali: ansia, ipertensione, influenza, malaria, eruzioni cutanee, nevralgia, dissenteria, artriti e reumatismi, palpitazioni, nervosismo, insonnia, depressione, diarrea, febbre, nausea, foruncoli, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera.
Vari esperimenti condotti sin dalla fine degli anni 70 hanno dimostrato che la graviola possiede notevoli proprietà antibatteriche e antimicotiche ed un’intensa attività citotossica. Alcuni studi hanno evidenziato la capacità degli alcaloidi presenti nella Graviola di avere effetti antidepressivi e, per questo motivo risultano in corso ricerche approfondite.
GARCINIA MANGOSTANA 500 ml.
FORMULA RAIMBOW DEFENS
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